Ci sono invenzioni che hanno radicalmente rivoluzionato la Storia dell’Uomo, spesso modificando tendenze, mode e persino in maniera sistematica abitudini e interi modus vivendi.
Molto spesso, però, alcuni geniali ideatori, forse peccando di ingenuità o disattenzione, non hanno registrato le loro invenzioni all’ufficio brevetti precludendosi, così, gli allori di poterle produrre, commercializzare in esclusiva o magari anche solamente cederne ad altri il diritto di utilizzarle.
Dalla banana di Andy Warhol al dipinto di Banksy o al ritratto di Frida Kahlo, possiamo trovare molti esempi di opere d'arte iconiche che ora sono marchi registrati per diversi prodotti.
Non solo le opere d'arte, ma anche gli autori dietro questi capolavori hanno i loro nomi (e firme) registrati come marchi: Picasso, Dalí, Magritte o Van Gogh sono solo alcuni esempi.
In Italia oltre 400 domande di brevetto annue per le tecnologie per l'automotive.
Pneumatici, giunti di rotazione, frizioni, freni e cambi dei veicoli gli ambiti tecnologici più dinamici.
Da fumetto underground anni'80 a franchise mondiale.
Le Tartarughe Ninja, in originale Teenage Mutant Ninja Turtles (TMNT), sono un gruppo di quattro testuggini antropomorfe dai nomi rinascimentali – Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo – allenate nelle arti marziali dal maestro Splinter, un ratto anche lui antropomorfo.
Questi quattro esseri resi mutanti da scorie radioattive si impegnano nella lotte a minacce altrettanto peculiari, su tutte Shredder, capo dei malvagi ninja del Clan del Piede.
Di questi personaggi sono stati girati film al cinema, prodotte serie animate e in live action, e venduti quantitativi spropositati di merchandising che hanno reso le Tartarughe Ninja uno dei media-franchise più ricchi in assoluto, con un valore stimato di 15 miliardi di dollari.
In che modo la proprietà intellettuale (PI) li protegge?
Ciò che è iniziato in un garage in California si è trasformato in una delle attività più redditizie di tutti i tempi.
In occasione del centenario dei Disney Studios, dai un'occhiata alla proprietà intellettuale che ha contribuito a proteggere e sfruttare l'impero dei cartoni animati di Walt Disney nel corso del tempo.
✍️ Tutti i personaggi Disney sono protetti dal diritto d'autore, ma alcuni di essi sono anche registrati come marchi. La Disney possiede oltre 500 marchi a livello comunitario.
🍎 Le origini di alcune storie Disney come "Biancaneve e i sette nani" sono favole esistenti di pubblico dominio che la Disney ha adattato perché prive di copyright.
🏰 Nel corso dei decenni, il mondo Disney si è ampliato, e oggi comprende non solo fumetti e giochi, ma anche canali TV, parchi divertimento o compagnie di crociere.
🤖 Disney investe molto nelle innovazioni tecniche, utilizzando brevetti per proteggere le tecnologie innovative utilizzate nelle animazioni, nello streaming multimediale o nei videogiochi.
⭐ 'Steamboat Willie' ha segnato la prima apparizione di Topolino. Da allora, ha recitato in centinaia di film. Curiosità: è stato il primo personaggio animato a ricevere una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Si prevede che diventi di dominio pubblico il prossimo anno.
Lo sapete chi ha inventato Super Mario, l'idraulico con il cappellino rosso più famoso dei videogiochi?
Mario è un idraulico di origini italoamericane cresciuto a New York. Indossa una tuta blu e una maglietta rossa, un cappello (sempre rosso, con una “M”) e dei guanti bianchi, e le sue specialità sono saltare e mangiare funghi e stelline (ma anche nuotare, volare etc). Super Mario non si è sempre chiamato così: il suo nome originario era Jumpman e venne ideato nel 1981 dal game designer giapponese Shigeru Miyamoto.
Sebbene sia un idraulico, la sua prima apparizione avviene come carpentiere “saltarellino” nell'arcade game “Donkey Kong”. Non rimarrà solo a lungo: il fratello Luigi fa capolino nei videogiochi nel 1983, in “Super Mario Bros”, vero gioco culto in cui i due devono liberare la principessa Peach rapita dal cattivo Bowser, che nel giro di qualche anno sarà seguito dalle versioni 2 e 3.
Super Mario Bros, Pac Man o Lara Croft sono esempi di personaggi di fantasia che si sono evoluti in icone della cultura pop.
In che modo la proprietà intellettuale (PI) li protegge? E la protezione della proprietà intellettuale degli avatar nel metaverso?
Eleonora Rosati condivide le sue riflessioni nella newsletter di EUIPO: https://lnkd.in/dPDbniah
#videogiochi #avatar #proprietàintellettuale
Le lenti a contatto sono un dispositivo medico che in tanti usiamo quotidianamente e possiamo scegliere tra una vasta gamma di lenti disponibili sul mercato.
Nonostante l’uso diffuso delle lenti a contatto, molti non sanno che la loro ideazione risale al XVI secolo, quando a Leonardo Da Vinci nel 1508 venne per primo l’idea di alterare il potere della vista mettendo sull’occhio una sorta di semisfera di vetro. Da Vinci così disegnò un dispositivo di vetro, che conteneva acqua e doveva essere disposto sulla superficie corneale. Tuttavia, la sua invenzione non si rivelò pratica a causa di limitazioni tecnologiche di quell’epoca.
Questo però segnò l'inizio di una serie d'invenzioni che ne susseguirono fino ad arrivare alla fine degli anni 40’ quando fu brevettata la prima lente a contatto in materiale plastico. Inizialmente rigide vennero successivamente rimpiazzate dalle lenti morbide e idrofiliche, più comode e pratiche.
Negli anni successivi sono state introdotte altre invenzioni:
• lenti a contatto ad uso continuo • lenti multifocali • lenti morbide colorate • lenti usa e getta • lenti a contatto in silicone idrogel.
L’ultima invenzione per quanto riguarda il materiale usato nelle lenti a contatto è il silicone idrogel , che permette una maggiore circolazione di ossigeno tra le lenti e la cornea. Una ridotta permeabilità all’ossigeno può creare problemi come la secchezza oculare o la sindrome dell’occhio rosso. Le lenti a contatto in silicone idrogel, che rendono possibile una maggiore ossigenazione dell’occhio, combattono questi problemi.
Penso di aver perso il conto di quante volte mi sono state rivolte domande come:
"Ho veramente bisogno di tutte queste protezioni prima di assicurami che qualcuno voglia investire nella mia startup o sarebbe più saggio impiegare prima i miei capitali nella ricerca di clienti?"
Tralasciando il fatto incontestabile che devo ancora trovare una sola azienda di successo senza qualche forma di proprietà intellettuale, in questo articolo troverete, spero finalmente, la risposta a quale sia la migliore strategia per assicurarvi le maggiori probabilità di successo.
DaVinci Discovery IP si è imposta fin dagli albori della sua creazione di fornire un servizio che fosse genuinamente interessato agli obiettivi di ogni singolo imprenditore, aiutandolo a capire quale potesse essere la migliore strategia da seguire per raggiungere tali obiettivi e realizzare cosi la propria vision aziendale a lungo termine. Abbiamo accompagnato i nostri clienti attraverso tutte le possibili opzioni commerciali e abbiamo raggiunto il successo con uno qualsiasi di questi obiettivi.
Grazie all'uso di innovativi software siamo in grado di fornire ad ogni singolo cliente solide informazioni aziendali e di mercato per consentire di identificare in modo efficace i cambiamenti del mercato, le tendenze tecnologiche e le nuove opportunità. Non solo, possiamo ottenere velocemente una panoramica del portafoglio brevetti dei vostri competitors, identificare le tecnologie in cui stanno maggiormente investendo, analizzare le strategie del loro portafoglio aziendale, ad esempio è più orientato verso la specializzazione tecnologica, l’internazionalizzazione o la diversificazione tecnologica. Ed ancora, possiamo individuare con esattezza la copertura geografica del loro portafoglio IP, fornendo cosi preziose informazioni sui principali mercati geografici target in cui stanno potenzialmente commercializzando.
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"Un recente studio dell’EUIPO-Ufficio europeo dei brevetti mostra che le startup che depositano brevetti e marchi fin dalla fase di "seed" o nella fase di "early growth" hanno maggiori probabilità di ottenere finanziamenti di capitale di rischio (VC) e hanno una probabilità doppia di attrarre investitori"
Il Marchio è il contenitore, la Marca è il contenuto.
I due concetti non sono affatto sinonimi, ma sono profondamente legati: il marchio è ciò che attribuisce un significato (significante) e permette al consumatore di distinguere le diverse aziende; la marca è il significato attribuito e contenuto nel marchio e valore aggiunto.
Tale valore può riguardare sia aspetti più funzionali, sia aspetti più emotivi e relazionali o un mix di entrambi.
Quindi, la marca con il suo valore aggiunto e il marchio che li contiene non solo plasmano l'immagine e l'identità aziendale alla base delle percezioni dei consumatori, ma contribuiscono a generare qualcosa di più della loro semplice somma: un brand che non è solo un logo o un prodotto, ma un brand che si concretizza in una serie di mondi possibili in continua evoluzione.
Il brand apposto su oggetti e prodotti funziona non solo per identificare la provenienza e come forma di tutela del produttore o del venditore, ma é anche veicolo di informazione per i consumatori poiché legato alla reputazione
del produttore o venditore in questione.
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